Ancora Comacchio, la città dolente. Ancora Erica ed Arcadio; e la loro storia, che si snoda fra nuove atmosfere e antichi segreti, fra un’indagine poliziesca che li coinvolge e una realtà attorno, che pare immobile ed eterna, come sospesa in un limbo.
Insieme alla loro, le altre vicende, che hanno radici lontane: nella storia della Romagna dell’Ottocento, nel dramma dei fiocinini e in quello di una terra, quella comacchiese, più volte violentata e saccheggiata. Mentre il passato, come sempre, ritorna e irrompe: una voce lontana, che sembrava sepolta, torna a farsi sentire; un amore proibito viene a galla, fra paura ed entusiasmo giovanile; il mistero di una vecchia maledizione conosce finalmente un esito, fra sofferenze antiche e recenti; la giustizia, man mano più vicina, cerca la verità di un crimine dimenticato e di un omicidio oscuro.
Intanto la natura si ribella, punisce e si vendica; e fa tornare gli uomini primitivi e selvaggi.
I fili della trama si intrecciano inesorabili, come il destino, come il Po. Poi, all’improvviso, qualcosa si spezza: e la storia si sposta sull’acqua, sui canali infiniti della Romagna, di questa anomala Valle promessa. Allora sembra che un vecchio legame possa riallacciarsi, che il passato possa ricomporsi; ma è solo un’illusione ed è la premessa del dramma, che vede a fatica una luce di speranza.